DOVE SEI?

L'umanità custodisce le proprie certezze sigillandole nelle tombe...
E' lì che corre a cercarle ogni volta che la nostalgia, il ricordo e l'affetto per una persona diventano struggente desiderio di incontro.
E' lì che anche la nostra umanità addolorata si reca per trovare conforto e per esprimere tenerezza a Colui che, col nostro amore, non siamo riusciti a strappare alla gola della morte.
Gli aromi e i fiori nelle nostre mani, come le lacrime agli occhi, non sono l'omaggio alla 'signora' di tutti gli uomini, né sono l'illusorio profumo che esorcizza il lento decomporsi... sono, invece, l'espressione del bene che si vuole allo Scomparso e sono il segno del gioioso desiderio di un nuovo incontro di cuori.
Come incontrarLo ancora? Basta forse illudersi che avvenga nel mutismo e nell'oscurità di un sepolcro?
Le sorprese di Dio non si spengono neppure col buio di una morte, e soprattutto Lui non delude mai il desiderio di quelli che lo amano e Lo cercano sinceramente...
Il Padre ha lasciato fare tutto secondo il rituale umano, quasi a dare piena soddisfazione all'umanità che ha spinto Suo Figlio fino in fondo... fino alla sepoltura.
Oltre... l'uomo non sa andare... l'oltre appartiene alla sua alleata, che cancella, ingoiando nel suo ventre, ogni possibilità di ritorno.
Ma non sarà certo un possente masso rotolato dagli uomini ad ostacolare l'incontro con Colui che ha squarciato i cieli per farsi vicino.... Non sarà certo la morte a mortificare la Vita...
Essa esplode con potenza come il chicco sepolto nel terreno... e come la gemma nuova, che solleva con vigore la dura corteccia, torna alla luce del sole...
Stupore e meraviglia! La pietra è ribaltata... ma il sepolcro è vuoto!!!
Illusione? Scherzo?... o nuova presenza?
Forse è l'invito a cercare ancora... e sempre... Ma dove?
Dove sei? Si chiedono le donne cercando nelle vicinanze del sepolcro... Dove sei? Si chiede Pietro guardando con gioia le bende, segno evidente della sconfitta della 'vincitrice' morte... Dove sei? Ci chiediamo noi anche oggi, e continueremo a chiedercelo fino a quando frugheremo negli angoli bui della tomba.
Egli non è tra i morti, bensì tra i vivi... Egli è la Vita che è passata in quel sepolcro, ma non è più lì...
Ora il Vivente accompagna ogni uomo e gli vive accanto!
E' il giardiniere per la Maddalena... il pescatore che attende i discepoli sulla riva del lago... lo straniero che accompagna i due viandanti diretti ad Emmaus...
E' la presenza silenziosa ed efficace per quanti 'ricordano' e portano nel cuore le Sue parole e 'fanno' il memoriale che permette di riconoscerLo vivo e Risorto.
Dal sepolcro vuoto partono i vaneggianti annunciatori del Vivente, portando nei loro occhi la gioia della vicinanza di quel Cristo vivo per essere misericordioso verso tutti coloro che custodiscono nel cuore la Sua Parola.