Amerai il tuo prossimo come te stesso

Rispondendo al dottore della Legge che gli chiedeva quale fosse il più im-portante comandamento, Gesù pro-clama e diffonde il primato dell'amore nella vita di ogni uomo. Dio è amore, e l'uomo, creato a immagine e somi-glianza di Dio, è chiamato prima di tutto ad amare. È l'amore a dare senso e significato alla vita umana. Una crea-tura umana si realizza nella misura del suo amore al Creatore e ai fratelli. Diversamente, se si lascia vincere dall'egoismo, che è esattamente il con-trario dell'amore, si incammina a ra-pidi passi verso la sua infelicità.
L'amore ci spinge a donarci; l'egoismo ci porta a dominare e a ricercare uni-camente il nostro tornaconto. L'uomo d'oggi tante volte si illude di amare, ma, in realtà, è guidato quasi esclusi-vamente dall'egoismo. L'insegnamen-to delle letture di questa domenica deve spingerci a fare un serio esame di coscienza e a domandare al Signore la grazia del puro e santo amore, quell'amore che ha condotto Gesù a donare la sua vita per noi, fino a mori-re in croce.
L'amore richiede sforzo, impegno personale e sacrificio. La prova incon-futabile dell'amore è il dolore. Solo se siamo disposti a soffrire per una per-sona diamo prova di amare quella persona. E quando si ama, quella sof-ferenza non pesa, anzi, è desiderata. Così ci ha amati Gesù, fino a versare tutto il suo Sangue per la nostra sal-vezza; così hanno amato i Santi, i quali hanno donato la loro vita per Dio e per i fratelli; così dobbiamo amare an-che noi, se veramente ci teniamo alla nostra felicità.
L'amore ci porta ad amare Dio al so-pra di ogni cosa, e il prossimo come noi stessi. Questi due amori sono strettamente congiunti e non si pos-sono separare l'uno dall'altro, al pun-to che noi dimostreremo il nostro amore a Dio amando e servendo i no-stri fratelli; ma è anche vero che quan-to più ameremo Dio, tanto più riusci-remo ad amare il prossimo.
L'amore ci avvicina sempre di più a Dio, pertanto bisogna esortare tutti a far del bene, anche i lontani: in tal modo, senza accorgersene, anche loro si avvicineranno alla conversione, si avvicineranno sempre di più all'incon-tro con Dio. L'amore, inoltre, ci spin-gerà a fare sempre di più per la gloria di Dio e per il bene dei fratelli.
È stato l'amore a spingere la beata Te-resa di Calcutta a dedicarsi comple-tamente ai bisognosi più poveri e ab-bandonati. Nel suo cuore ci fu come un fuoco ardente che la consumava giorno per giorno, e lei non si rispar-miò minimamente, volendo potare la luce di Dio e della carità cristiana a chi non aveva mai conosciuto un gesto d'amore, una parola gentile, e viveva in condizioni disumane.
È stato l'amore a spingere San Pio da Pietrelcina a rinchiudersi per ore e ore ogni giorno in confessionale per dare alle anime il perdono di Dio e la grazia della sua amicizia. San Pio av-vertiva tutto quel peso immane, ma lo faceva volentieri perché amava le anime. Per loro sgranava in continua-zione decine e decine di Rosari, per ot-tenere dal Cuore materno di Maria tutte le grazie di cui avevano bisogno e, soprattutto, la grazia della conver-sione e della perseveranza nella grazia di Dio. La vita di Padre Pio fu letteral-mente divorata dal fuoco dell'amore di Dio. Per lui la più grande carità era quella di offrirsi al Signore e di prega-re incessantemente per la conversione dei peccatori e per le anime del Purga-torio.
È stato l'amore di Dio a spingere santa Teresina ad offrirsi come vittima all'amore misericordioso di Gesù, per la conversione dei peccatori, rinchiu-dendosi in un monastero di clausura. Oggi questa vocazione non è molto compresa, ma, agli occhi di Dio, è pre-ziosissima.
L'amore ci fa uscire da noi stessi, in modo tale che ci prendiamo cura degli interessi del prossimo come se fosse-ro i nostri. Si dice che "chi ama non calcola, mentre chi calcola non ama".
Scriveva sant'Agostino: «Sempre, in ogni istante, abbiate presente che bi-sogna amare Dio e il prossimo: Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente, e il prossimo come se stessi. Questo dovete sempre pen-sare, meditare, ricordare, praticare e attuare. Amando il prossimo per amo-re di Dio e prendendoti cura di lui, tu cammini. Aiuta, dunque, il prossimo con il quale cammini, per poter giun-gere a Colui con il quale desideri ri-manere».
L'amore è la misura del cristiano. Sa-remo riconosciuti come discepoli di Gesù se avremo carità gli uni per gli altri. E, ricordiamolo sempre, la carità deve essere esercitata con la mente, pensando bene e giudicando bene il prossimo; con le parole, evitando con cura la mormorazione; e con le opere, servendo Gesù nella persona del prossimo. Saremo veramente cristiani nella misura di questo amore.