Pegno della gloria futura

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“Questo mistero luminoso che ci aspetta a braccia aperte è sugli altari della nostra chiesa tutte le volte che si fa l’adorazione. Quella è una falla aperta verso l’eternità. E’ il Cristo totale qui, ora, tutto intero, dove noi possiamo entrare subito; ne possiamo partecipare. L’Eucaristia è una iniezione di eternità quotidiana!! E pensate quanti se ne privano…”

Il prossimo 13 novembre a Bologna si chiuderà il Giubileo della Misericordia e inizierà l’anno del Congresso Eucaristico Diocesano. Per espressa volontà dell’Arcivescovo si è voluto sottolineare la continuità tra l’Anno Santo, che la Chiesa universale ha vissuto, e il particolar momento di grazia che ci apprestiamo a vivere come comunità ecclesiale petroniana.
E’ un dono della Provvidenza quello che fa vivere alla Chiesa bolognese, con cadenza decennale, un anno tutto incentrato sull’Eucaristia, per comprendere sempre meglio quel dono grande che il Signore ci ha lasciato nella notte in cui fu tradito, a perenne memoria del suo sacrificio redentore.
Le parole citate in apertura sono quelle fatte risuonare da suor Maria Gloria Riva in un recente e splendido incontro avvenuto nella nostra Collegiata. Con parole appassionate ci ha testimoniato che nell’Eucaristia abbiamo tutto quello che ci serve per vivere cristianamente e andare verso il Paradiso perché, come ci ricorda il Concilio, “nell’Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa”. Da questa ricchezza sovrabbondante i cristiani di ogni epoca hanno attinto la forza per rispondere con generosità all’amore di Dio testimoniandolo nell’amore ai fratelli.
Nella nostra chiesa, sopra l’altare del Santissimo Sacramento, vi sono due figure che ci insegnano con quale atteggiamento stare davanti all’Eucaristia.
Il primo angelo (alla sinistra) con la mano sul petto sembra dirci: “perché guardate me?!? ben di più potete trovare laggiù!!”. E con il dito dirige il nostro sguardo verso il tabernacolo. Quante volte noi uomini andiamo alla ricerca di cose straordinarie e mirabolanti, e sembriamo non renderci conto dei grandiosi doni che Dio ci dà! La gioia che invadeva e invade il cuore dei santi non nasce da una sorta di delirio mistico, bensì dalla concreta e quotidiana esperienza dei doni della Sua grazia. Tra tutti, il più grande rimarrà sempre l’Eucaristia, il miracolo più grande di tutti, che avviene tutti i giorni sugli altari delle nostre chiese!
Per questo il giusto atteggiamento di fronte all’Eucaristia è quello che ci mostra l’angelo di destra, che si prostra in adorazione di fronte al tabernacolo. Di fronte a un mistero così grande bisogna imparare a tacere e adorare, aprendo il cuore e la vita alla sua Presenza.
Frutto maturo del Congresso eucaristico diocesano non sarà pertanto la perfetta riuscita delle celebrazioni o delle processioni, quanto la rinnovata consapevolezza del Tesoro che in ogni nostra chiesa viene conservato con amore, adorato con riverenza, celebrato con gioia.
In parrocchia non mancheremo di comunicare i vari momenti che segneranno questo anno di grazia (Messe, processioni, incontri), ma vorrei soprattutto invitare a sostare frequentemente davanti al tabernacolo, riprendendo l’antica a sempre valida tradizione della quotidiana Visita al Santissimo Sacramento.

Preghiera al Santissimo Sacramento

O Cristo, Pane vivo disceso dal cielo, o grande Sole che mai tramonta all'orizzonte della Chiesa e del mondo, rendici capaci di rimanere con te in silenzio di amore e di Adorazione.
Esposti ai tuoi raggi divini saremo pienamente trasformati in te, finché anche tutto il creato divenga Eucaristia e l'inno cosmico di rendimento di grazie al Padre, Amore che ti ha donato, diventi pura lode in silenzio. Amen.

don Giovanni Bonfiglioli

don Giovanni Bonfiglioli, da "La Voce che chiama - Ottobre 2016"