La Chiesa e il coro della B.V. della Cintura

 di Don Enrico Sazzini - tratto da Arcobaleno Anno VI n. 19, Aprile 1992

Uno degli angoli più belli della nostra città e' il complesso costituito dal Palazzo S.Salvatore, antico ospedale ed  ora sede della Biblioteca Comunale, a cui e' legata l'elegante facciata della Chiesa della Madonna della Cintura. Molti si saranno chiesti la ragione di questa strana denominazione attribuita alla Vergine Maria. Ora, essa si deve a una leggenda che racconta come al momento della sua Assunzione al cielo la Madonna avesse visto gli Apostoli molto tristi e sconsolati per una così grande perdita. La Vergine allora, come segno di protezione, avrebbe lasciato loro il proprio cingolo (la cintura, cioè) che da quel momento sarebbe stato oggetto di grande devozione. Il culto del Sacro Cingolo e' stato diffuso in particolare dall'ordine degli Agostiniani. Nella Chiesa collegiata (ora nel Museo di arte sacra. NdR) e' conservato un quadro dipinto dal Passarotti alla fine del '500 che raffigura la Madonna nell'atto di donare il cingolo ai santi Agostino e Monica inginocchiati ai suoi piedi. Si può pensare che anche a S.Giovanni siano stati gli Agostiniani a portare la devozione alla Madonna della Cintura. Nonostante il titolo, la chiesa e' comunque nata come sede della Confraternita del Venerabile Corpo di Cristo, o del S.S. Sacramento, come era più comunemente chiamata.

La prima chiesa fu costruita nel 1574 su progetto di Alfonso Lombardi, architetto molto famoso, nel luogo dell'antico mercato del bestiame o foro boario. Non era molto grande ma aveva un significativo impianto rinascimentale che ancora possiamo vedere in un ex voto del 1712.

In tale anno la Confraternita, che aveva ricevuto varie eredità, volle costruire un oratorio dove i confratelli avessero la possibilità di riunirsi per compiere i loro doveri religiosi. Nacque così il vasto locale, posto dietro la chiesa, dove furono trasferiti i mobili del coro della chiesa del Carmine, demolita proprio in quegli anni. Si e' così potuto salvare uno dei più completi ed interessanti arredi del '600 che sia giunto a noi. Ancora oggi possiamo ammirare gli stalli, i banconi, il grande leggio centrale che, restaurati pochi anni fa, rappresentano una cospicua parte del nostro patrimonio artistico.

La vecchia chiesa, ritenuta insufficiente, cominciò ad essere ingrandita con lavori che si protrassero per tutto il '700 e si conclusero con la costruzione dell'Altare Maggiore nei primi decenni dell'800. La chiesa attuale, molto aggraziata nelle sue linee squisitamente barocche, risale dunque alla metà del '700 e pure di questa epoca sono le decorazioni a stucco di straordinaria eleganza. I due altari laterali, decorati con un ricco apparato di stucchi, conservano l'uno un prezioso reliquiario in legno intagliato e decorato che porta al centro la custodia delle reliquie di Santa Croce contenute in una teca molto antica, forse l'oggetto più antico che si conserva in parrocchia (oggi anch'esso posto nel Museo di Arte Sacra. N.d.R.). L'altro altare e' ornato di una decorosa tela dipinta da Giuseppe Varotti, buon pittore bolognese, che raffigura la Vergine che appare a S.Gaetano da Thiene.

Altre importanti opere d'arte si conservano nel complesso della Madonna della Cintura: nel coro due notevoli dipinti: l'Ultima cena e scene di Miracoli Eucaristici, di scuola ferrarese della fine del '500 e un altro dipinto con le tre virtù: Fede, Speranza e Carità attribuito al Bononi, pure ferrarese, ma che dopo il restauro e' parso opera del Burrini, ottimo pittore bolognese.

Nel 1829 le consorelle della Confraternita della B.V. della Cintura donarono una devota scultura in terracotta policroma raffigurante la Pietà, opera di Vincenzo Testoni, persicetano. Sull'Altare Maggiore fu posta una statua in terracotta che rappresenta la Madonna che porge il Sacro Cingolo. E' opera del persicetano Giacomo de Maria. Fino all'ultima guerra erano conservati in questa chiesa anche i bellissimi altorilievi in terracotta opera di Angelo Pio', riconosciuti come capolavori della scultura barocca bolognese. Furono portati  in Collegiata per motivi di sicurezza.

Il complesso Chiesa e Coro della Madonna della Cintura si inserisce nel percorso spirituale della nostra Comunità Parrocchiale e rimane una preziosa testimonianza di fede nell'Eucarestia e una nobile testimonianza di arte intesa come motivo di lode a Dio e alla Madre Sua Maria.