La Chiesa del Crocefisso

 di Don Enrico Sazzini - tratto da Arcobaleno Anno VIII n. 18, Dicembre 1991

Le feste decennali del Crocefisso, appena concluse, hanno richiamato l'attenzione della comunità Parrocchiale di S. Giovanni su questa immagine così intensamente espressiva e rivelatrice del dolore di Gesù nel momento supremo del suo sacrificio. Immagine che pur non avendo una sicura storia scritta in grado di rivelare l'autore ed il periodo della sua esecuzione, può tuttavia attribuirsi al sec. XVI ed e' certamente da ritenersi di grande valore artistico oltre che religioso.

E' conservata nella chiesa oggi denominata "del Crocefisso" proprio per la presenza di questa sacra immagine lignea, ma tale sistemazione e' relativamente recente poiché risale al 1905. La chiesa era fino allora detta "del Suffragio" ed era tale in onore di un quadro, di splendida fattura, recentemente restaurato, che rappresenta S. Gregorio Magno e le anime Purganti. (Detto dipinto, oggi attribuito con sicurezza al pittore Randa, è oggi conservato presso il locale Museo di Arte sacra. NdR.). Era di proprietà della Confraternita di S. Maria della Scoppa (da scopulum = flagello), una Confraternita quindi di penitenti o "Battuti", come venivano definiti. La chiesa ed il pregevole oratorio posto dietro, , ora utilizzato come sede della corale giovanile, erano uniti ad un ospedale che occupava parte del borgo rotondo, dove venivano ricoverati gli ammalati, i pellegrini e i poveri senza dimora. La confraternita fu abolita nel 1798 dalle leggi napoleoniche, ma la chiesa e l'oratorio rimasero aperte al culto.

Di fianco alla chiesa del Suffragio c'era un'altra chiesa, originariamente in uso alle monache benedettine di S. Michele, anch'esse soppresse nel 1798, il cui monastero fu trasformato nell'ospedale civile. L'atrio dell'ospedale era la chiesa dedicata all'Arcangelo S. Michele rappresentato dallo splendido dipinto di Alessandro Tiarini, fortunatamente conservato (anch'esso oggi nel Museo di Arte Sacra. NdR.).

Nel 1830 la Confraternita del Crocefisso passò ad officiare nella chiesa di S. Michele dopo che la chiesa di S. Maria delle Laudi, dove aveva la sede, era stata ceduta ad un privato  per essere demolita.

Naturalmente la confraternita portò con sé l'immagine del Crocefisso (precedentemente allocato nella suddetta chiesa abolita),  e la collocò al posto d'onore nella chiesa di S.Michele, restaurata e dotata di una torre campanaria che ancora oggi e' visibile, incorporata al fabbricato dell'ospedale. Mentre si costruiva detto campanile, un muratore cadde rimanendo miracolosamente illeso. Il fatto fece molta impressione e la devozione dei persicetani per il Crocefisso crebbe tanto che nel 1855 in occasione di una terribile epidemia di colera, per chiedere la divina protezione, la sacra Immagine fu portata in processionecon grande concorso di popolo nella Collegiata, dove venne esposta e si continuò a venerarla per un certo periodo.

Si cominciò così a celebrare con solennità la festa del Crocefisso ogni 5 anni per passare poi alla cadenza decennale che ancora oggi e' mantenuta.

Nel 1905, per ampliare l'ospedale, la chiesa di san Michele venne chiusa ed incorporata. L'immaginedel Crocefisso passò nella chiesa del Suffragio che cominciò appunto ad essere chiamata del Crocefisso.

Per interessamento di Don Manete Tomesani, sacerdote persicetano che molti ancora ricordano, la chiesa e' diventata sacrario dei caduti delle due guerre mondiali prendendo l'aspetto che ancora oggi conserva. Il Santo Crocefisso, dopo tante vicissitudini, e' oggi stabilmente venerato in questa chiesa da dove richiama i distratti persicetani dei nostri tempi a considerare il mistero del dolore che e' stato la causa della nostra salvezza.