Un nuovo inizio
Di don Davide Marcheselli (prete bolognese, nuovo parroco di Mapanda).
Il primo gennaio 2012 i preti bolognesi fidei donum al servizio della Chiesa gemella di Iringa in Tanzania hanno lasciato la parrocchia di Usokami che hanno retto per trentotto anni e si sono trasferiti nella nuova parrocchia di Mapanda. Questo avvenimento ha interessato solo i preti: gli altri elementi bolognesi che operano a Usokami il laico Carlo Soglia e la Congregazione delle Suore Minime dell¹Addolorata restano a continuare il loro prezioso servizio in quella comunità.
I Vescovi delle due Chiese gemellate hanno voluto e promosso il trasferimento. Già dalla seconda visita a Usokami del cardinal Caffarra, nel 2006, si cominciò a parlare dell¹opportunità di far sorgere, da una costola della parrocchia di Usokami, una nuova realtà nella zona più remota e isolata di Mapanda. Da allora tante iniziative sono state portate avanti con l¹intento di preparare l¹evento con attenzione, serietà e senza traumi troppo grandi per il primo parroco locale di Usokami. In questa prospettiva va ricordato che tre realtà particolarmente impegnative soprattutto dal punto di vista economico sono state sganciate dalla gestione parrocchiale e rese autonome, così che il nuovo parroco, nel muovere i primi passi, non debba distrarsi dagli impegni pastorali. Queste realtà sono il Centro Sanitario, la Casa della Carità per i bambini e le Scuole Materne.
Inquesti ambiti rimane la presenza di un prete bolognese come
membro dei relativi Comitati direttivi. Così, da Mapanda, una o due
volte alla settimana, si scenderà a Usokami per seguire a nome
della Chiesa bolognese le attività di tali contesti.
A Mapanda i preti di Bologna dovranno impegnarsi soprattutto su
due fronti: quello pastorale e quello delle strutture.
Sul primo fronte c¹è già tanto di avviato, poiché Mapanda era già
uno dei villaggi della parrocchia di Usokami, dove per altro i
Fratelli e le Sorelle delle Famiglie della Visitazione di
Sammartini vivono da anni. Si tratta quindi non di iniziare ex
novo, bensì di dare forza e sostegno a quanto già presente.
Ad esempio si dovrà educare la gente a un rinnovato rapporto con i
Sacramenti e la Liturgia, dal momento che ora saranno molto più
accessibili che in passato. Anche il rapporto con la Scrittura sarà
in primo piano come luogo privilegiato del rinnovato annuncio del
Vangelo: continueremo la preziosissima lectio continua dei testi
sacri, iniziata a Usokami nel 2006.
Sul fronte delle strutture l¹impegno andrà di pari passo con le
possibilità economiche. Ad oggi è stata ultimata la casa dei Padri
e sono in fase di conclusione l¹edificio dei servizi (sala da
pranzo, cucina e soggiorno) e il salone per gli incontri. Sarebbe
importante riuscire a costruire anche i due dormitori (donne e
uomini) per poter cominciare ad ospitare le persone dignitosamente
e per periodi prolungati. Un capitolo a parte è la costruzione
della Chiesa: per ora è utilizzata la vecchia Chiesa del Villaggio,
ma è auspicabile che diventi... necessaria una nuova Chiesa più
ampia e dignitosa!
Come si vede, è un momento di grazia che stiamo vivendo in questa
esperienza pluriennale di missione della nostra Chiesa bolognese:
sia benedetto Dio che ci ha dato il privilegio di esserne testimoni
e protagonisti.