Uno di noi

Uno di noi

Per richiedere alle Istituzioni europee di riconoscere il diritto alla vita del bambino concepito e non ancora nato

L' iniziativa dei cittadini europei denominata "Uno di noi" intende chiedere alla Commissione europea, cioè al "governo" della Unione europea, che il riconoscimento del bambino concepito e non ancora nato abbia ricadute positive sulla ricerca scientifica, la sanità e la cooperazione allo sviluppo. Questi sono i temi che incrociano la vita umana prenatale e su cui la Commissione europea ha competenza.
"Uno di noi" è promossa dalle principali associazioni pro-life d'Europa, fra cui anche il Movimento per la vita italiano, ma è sostenuta da un Comitato in cui è rappresentato il Popolo della vita in tutte le sue articolazioni.

Quali obiettivi si propone?

L' embrione umano merita il rispetto della sua dignità e integrità. Lo afferma una recente sentenza della Corte europea di Giustizia che definisce l'embrione umano come l'inizio dello sviluppo dell'essere umano.
La cultura e il diritto europei proclamano continuamente i diritti dell'uomo, ma poi distolgono lo sguardo dal più piccolo e povero tra gli uomini, quale è, in particolare, il figlio non ancora nato. La gran voce della iniziativa dovrà persuadere i popoli e le Istituzioni europee a riflettere sulla dignità dell'uomo quale titolare dei diritti umani anche quando compare nel mondo dell'esistenza con il nome di embrione).
Le Istituzioni europee sono invitate ad introdurre un divieto al finanziamento di attività che implicano la distruzione di embrioni umani.

Come si può aderire?

Ogni cittadino maggiorenne  dei 27 Paesi che attualmente costituiscono l'Unione europea può sostenere "Uno di noi". Le procedure non richiedono l'autenticazione notarile ma richiedono che il cittadino si identifichi con metodi che variano da Paese a Paese.
In Italia è necessario riportare i dati del documento di identità (esclusivamente passaporto o carta d'identità ) in corso di validità. I cittadini degli altri Paesi, anche se firmano in Italia, devono utilizzare le procedure di identificazione previste per il loro Paese. Ogni cittadino può apporre la propria firma una volta soltanto.
Si può scegliere la sottoscrizione on line o quella su modulo cartaceo:

FIRMA ON LINE. Il sistema telematico è unico per tutti i Paesi europei. Vi si accede attraverso il sito www.oneofus.eu che è organizzato in sezioni differenziate per i cittadini di ogni nazionalità così da rispettare le diverse procedure di identificazione.
Per questo è consigliabile che i cittadini stranieri che si trovano in Italia scelgano, per sostenere "Uno di noi", comunque la firma on line.

FIRMA SU CARTA. Il modulo da firmare è scaricabile sia dal sito europeo (dove sono disponibili anche quelli specifici per ogni Paese) sia da quello nazionale www.mpv.org.
Il modulo cartaceo può essere sottoscritto anche da più persone e va inviato alla sede del Comitato italiano entro le date che saranno indicate e rese note attraverso i mezzi di informazione (i plichi vanno indirizzati al responsabile della privacy).